6.3 Transizione digitale e AI
Una visione integrata per una piena innovazione dell’organizzazione interna e delle missioni accademicheL’Università di Torino, in linea con gli obiettivi del Decennio Digitale 2030 e con il proprio Piano per la Trasformazione Digitale, punta a diventare una struttura moderna, accessibile e all’avanguardia nel campo della digitalizzazione. L’obiettivo è duplice: offrire servizi digitali sicuri, interoperabili e inclusivi, e semplificare in modo concreto la vita lavorativa di studentesse, studenti, personale tecnico-amministrativo e docente.
La digitalizzazione, tuttavia, non è solo un cambiamento tecnologico, ma un processo culturale che coinvolge l’intera comunità universitaria. Occorre migliorare l’interoperabilità tra sistemi, ridurre la frammentazione dei processi e co-progettare soluzioni con chi vive ogni giorno l’Ateneo. In questo scenario, l’Intelligenza Artificiale diventa leva strategica: permette di automatizzare attività ripetitive, personalizzare i servizi, supportare le decisioni e liberare tempo per attività a più alto valore aggiunto.
Il personale tecnico-amministrativo è una risorsa chiave di questa transizione. La sua conoscenza dei processi e la vicinanza alle esigenze dell’utenza lo rendono un protagonista attivo e non un destinatario passivo del cambiamento.
L’IA avrà un impatto crescente anche sulla formazione e sulla didattica. Oltre ad alimentare percorsi curricolari e di formazione continua, potrà rendere l’apprendimento più personalizzato, inclusivo e stimolante. L’utilizzo di tutor virtuali e strumenti di generative AI, se regolato da policy etiche e accademiche, potrà integrare e potenziare lo sviluppo del pensiero critico e creativo. Allo stesso modo il rafforzamento delle competenze digitali potrà trarre linfa dai percorsi di formazione per tutta la comunità resi possibili dalle opportunità offerte dal progetto PNRR Edvance.
- Anche nella ricerca l’IA rappresenta una frontiera già attiva: accelera l’intero ciclo della conoscenza, migliora la diffusione dei risultati e apre nuove possibilità di innovazione scientifica. Per coglierne appieno il potenziale, UniTo dovrà investire in infrastrutture, policy e accompagnamento etico all’adozione della GenAI, valorizzandone l’uso responsabile.
Questa visione, ambiziosa e necessaria, richiede un modello organizzativo nuovo, capace di coordinare in modo trasversale servizi digitali, competenze, formazione, didattica e ricerca. Solo così UniTo potrà essere non solo digitale, ma anche intelligente, inclusiva, e pienamente al passo con le trasformazioni globali.